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Leonida Bombace
tra i fondatori Associazione NoCap
1969-2021

Il Bollino No Cap

Per rendere più trasparente la provenienza di un prodotto, le sue modalità di produzione, il rispetto dei diritti umani, l’applicazione di contratti legali, e non ultimo il rispetto per l’ambiente e il benessere degli animali, ci è sembrato un obbligo verso i consumatori per favorire scelte di acquisto volte a contribuire all’eliminazione di aspetti indesiderati della filiera agricola (sfruttamento di produttori e lavoratori, impatto ambientale). Da qui la necessità di avere un bollino marchio No Cap per valorizzare e premiare l’impegno delle aziende che con noi condividono principi e valori basati sul rispetto dell’uomo e dell’ambiente, ma anche e soprattutto per i consumatori per sensibilizzarli e accompagnarli verso scelte etiche affinché non siano inconsapevolmente co-responsabili di un sistema di sfruttamento dei lavoratori.

Il logo del Bollino è evocativo dell’azione che da tempo l’Associazione svolge contro il caporalato. Le sei mani colorate che tendono verso l’alto e che simboleggiano al contempo il lavoro dei braccianti e la richiesta di aiuto per uscire dallo sfruttamento, rappresentano ognuna l’esito della valutazione del criterio individuato dai rispettivi disciplinari. La gradualità dell’apertura delle dita di ogni mano corrisponde e al grado di soddisfacimento dei cinque indicatori di cui ciascun disciplinare si compone.

NO CAP ha elaborato una matrice multicriteri per valutare e selezionare le imprese a cui riconoscere il bollino etico. Oltre a verificare che i lavoratori ricevano la giusta retribuzione – come prevista dalla normativa sul lavoro – e che al lavoratore venga garantito un ambiente lavorativo sicuro, salubre e un adeguato servizio sanitario, viene anche controllato se l’azienda ricorre all’uso di materie derivanti da fonti sostenibili, di tecnologie che rispettino l’ambiente e minimizzino il consumo energetico da fonti fossili, riducano i rifiuti, favoriscano il ricorso ad imballaggi derivati da materiali riciclabili o facilmente biodegradabili.

Si rilascia un’attestato di merito al prodotto e non all’azienda. Il bollino NoCap non si sostituisce né intende intervenire nella legislazione corrente ma semplicemente stabilisce un riferimento specifico relativo all’aspetto sociale, etico e ambientale del prodotto.

Il bollino è rilasciato, in accordo ai requisiti previsti dalla normativa vigente, ad imprese agricole di cui all’art. 2135 del Codice civile. Il logo del bollino è rappresentato da sei mani alzate – ogni mano un criterio – ogni dito della mano un indicatore. La scelta del logo non è casuale al contrario intende trasmettere anche visivamente la forza del messaggio di NO CAP. Le mani in alto simboleggiano al contempo il lavoro dei braccianti e la richiesta di aiuto per uscire dallo sfruttamento.

Il Bollino No Cap in breve

Cosa attestiamo:

Il prodotto e non l’azienda;

Cosa valutiamo:

Assunzioni con contratti regolari. Ore di lavoro in linea con la normativa nazionale. Iscrizioni all’INPS. Durc. Contributi previdenziali. Sicurezza sul posto di lavoro, adeguato servizio sanitario e accesso al primo soccorso. Uso di energie rinnovabili impiegate nella produzione, imballaggi riciclabili o biodegradabili. Capacità di creare valore aggiunto nelle filiere sostenibili. Valutiamo dove vi è la presenza di animali, il rispetto della normativa biologica

Come:

Attraverso un controllo sul campo e sui processi di filiera che accompagna la stesura dei disciplinari e dei protocolli di intesa;

Chi rilascia il Bollino No Cap:

Team di Verifica NoCap – C.R.E.I. Coop. A.r.l.;

Chi controlla il lavoro di NoCap:

DQA Dipartimento Qualità Alimentare ente che certifica la nostra valutazione sul criterio “etica del lavoro”

Cosa rappresenta il bollino:

Un nuovo modello di sviluppo etico, sociale e ambientale della filiera del cibo.