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Leonida Bombace
tra i fondatori Associazione NoCap
1969-2021

Manifesto Osservatorio OZ

I Beni Comuni Inviolabili sono quei beni che rientrano nell’interesse di tutti, anche e soprattutto delle future generazioni, poiché da essi dipende la qualità e la possibilità di esistenza delle persone che abitano tutto il pianeta

I processi di massimizzazione dello sfruttamento indiscriminato degli esseri umani e delle risorse su cui si basa l’odierna società mondiale hanno messo in pericolo lo sviluppo e l’integrità delle società moderne e la vivibilità dell’ambiente.

Occorre definire oggi un ambito protetto di Beni Comuni la cui fruizione non possa prescindere dall’interesse generale. Tra questi beni rientrano i diritti fondamentali di ogni individuo e tutte le risorse naturali come i mari, i fiumi, i torrenti, i laghi e le altre acque; l’aria; i parchi, le foreste e le zone boschive; le zone montane di alta quota, i ghiacciai e le nevi perenni; i tratti di costa dichiarati riserva ambientale; la fauna selvatica e la flora tutelata; le altre zone paesaggistiche tutelate. Vi rientrano, altresì, i beni archeologici, culturali ed ambientali, i beni destinati ad utilità sociale di proprietà pubblica e privata ed i beni confiscati alla malavita organizzata.

Il sistema produttivo attuale, con le relative innovazioni tecnologiche, ha reso necessario estendere la categoria di Beni Comuni ad elementi che in passato non erano ancora disponibili, ma che attualmente ricoprono un ruolo fondamentale per lo sviluppo consapevole e quindi per la realizzazione concreta della libertà di ognuno. Il progetto di un Centro Studi-Osservatorio ha lo scopo di incidere sulle scelte politiche attuali in base ad un principio di responsabilità che tenga in considerazione i bisogni delle generazioni future, partendo dall’idea di un possibile superamento del sistema produttivo dominante, fondato sullo sfruttamento indiscriminato delle risorse, nella direzione di un nuovo concetto di sviluppo e benessere collettivo.

Tale nuovo modello di sviluppo deve fare riferimento all’eco-sostenibilità dei processi produttivi e, al contempo, deve essere in grado di coinvolgere e stimolare l’interesse della comunità intera. Su questo piano del lavoro l’informazione ha un ruolo fondamentale da svolgere, al fine anche di combattere tutti quei conflitti di interesse che nascono dall’asimmetria del bagaglio informativo e che di norma creano situazioni e dinamiche sfavorevoli al benessere pubblico.