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Leonida Bombace
tra i fondatori Associazione NoCap
1969-2021

The New Gospel – un capolavoro cinematografico di Milo Rau

Ago 7, 2021 | Servizi Stampa Internazionale

Roma : 07.09.2021 Uff. Stampa NoCap

NoCap combatte la schiavitù in Europa e mostra le possibilità di un’economia etica Yvan Sagnet, Gesù nero nel sensazionale film di Milo Rau The New Gospel è riuscito a stabilire un’etichetta per i prodotti agricoli italiani con NoCap che non è solo sinonimo di sostenibile, ma anche di qualità etica. La sinergia tra film e marketing ha innescato un’ondata di volontà di porre fine ai rapporti di sfruttamento lavorativo attraverso importazioni mirate e consumo responsabile.

La Cena del Signore nella sua versione moderna.

L’ingegnere e attivista Yvan Sagnet è nato in Camerun, ha completato gli studi in Italia e poi ha lavorato nei campi di pomodori per pochi euro al giorno a causa di difficoltà finanziarie e viveva nelle condizioni più povere. In un campo lontano dagli insediamenti e invisibile ai turisti, senza acqua, elettricità e servizi igienici, ha avuto modo di conoscere cosa significa essere dipendenti, essere sfruttati e quanto poco vale una vita umana in Europa quando viene dall’Africa. Quando un collega accanto a lui è crollato a causa del grande caldo e della mancanza d’acqua e il sorvegliante (Caporale) gli ha ordinato di essere abbandonato e di continuare a lavorare, ha iniziato spontaneamente un duro sciopero per diverse settimane.  Gli attivisti alla fine hanno prevalso e hanno posto fine alla loro stessa schiavitù attraverso la rivolta. Da quel momento in poi, Yvan Sagnet vide come suo compito combattere le condizioni di sfruttamento e controllate dalla mafia nell’agricoltura italiana. Cercava cooperative agricole sostenibili che fossero disposte a pagare, accogliere e provvedere in modo appropriato ai loro operai. Sagnet ha trovato sostegno attraverso la sua rete di sostegno oggi Rete NoCap in primis, poi grazie alla chiesa Cattolica Italiana e gli avamposti  regionali, attraverso l’unione di aziende di trasformazione e vendita di prodotti trasformati e freschi  del mondo agricolo dell’Italia meridionale e non solo.

La mobilità come chiave per la soluzione.

C’era molta strada da fare prima che le prime aziende agricole accettassero di firmare contratti di lavoro con i quali Sagnet inizialmente era in grado di rimuovere solo singoli migranti dai ghetti. Divenne subito chiaro che la chiave del successo era guidare i lavoratori dai loro rifugi ai campi, rompendo così il monopolio sui trasporti e le rappresaglie dei sorveglianti mafiosi. Quindi è stato necessario acquistare i primi minibus per bypassare il sistema Caporalato. E ha funzionato … A migliaia di immigrati nascosti nei ghetti si sparse rapidamente la voce che c’era una via d’uscita dalla schiavitù europea. Oggi sono sempre di più i migranti che escono dal circolo vizioso dell’ “illegalità” e si uniscono a NoCap. NoCap si occupa anche dell’integrazione, fornisce avvocati per la procedura di asilo e fornisce i documenti di soggiorno. NoCap, soprattutto, garantisce i diritti umani.

La casa di Casa Betania a Serra Marina è un ottimo esempio di come i mietitori africani vivono e lavorano con dignità. La collaborazione dello Stato italiano è stata purtroppo divisa in due. Da un lato c’erano buoni approcci per migliorare la situazione, perché l’agricoltura italiana sarebbe crollata immediatamente senza migranti, dall’altro c’erano altri notevoli ostacoli.

Milo Rau, che aveva già suscitato scalpore presso il Tribunale del Congo, ha preparato il suo nuovo film The New Gospel intorno a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019. Vide la gente nei campi di pomodori e vide la miseria in cui dovevano vivere. Allora gli divenne chiaro che la Passione di Gesù è oggi di assoluta attualità e rapidamente gettò i ruoli di Gesù e dei suoi discepoli con i lavoratori immigrati che aveva incontrato lì. Il film è una miscela di materiale biblico, ribellione dei lavoratori moderni e un decollo in cui entrambe le parti si fondono. E l’azione..

NoCap è impegnata nell’agricoltura etica.  NoCap si impegna per un’agricoltura che rispetti i diritti di tutti per legge . In questo triangolo di forze, gli attivisti della rete Internazionale, la troupe cinematografica, il commercio equo e solidale del Bollino NoCap e le società di assistenza pubblica si sono riuniti per aiutare il progetto di Yvan Sagnet a proseguire con mezzi adeguati alla lotta complessa.. Molte relazioni commerciali sono state attivate per rendere i prodotti NoCap più ampiamente disponibili con l’obiettivo di generare quanti più posti di lavoro  possibili in un breve periodo di tempo. Ed è successo l’incredibile.

Tratto da Forum.csr.Net